Milioni di persone nella morsa dell’insicurezza alimentare

155 milioni di persone nella morsa dell’insicurezza alimentare acuta a causa di conflitti, shock economici, pandemia ed eventi meteorologici estremi. Sono persone bisognose di urgenti aiuti umanitari e di sostegno alla sussistenza. Nel 2020 si è registrato il dato più alto degli ultimi cinque. È quanto si legge nel rapporto annuale della Rete mondiale contro le crisi alimentari (GNAFC), un’alleanza tra agenzie delle Nazioni Unite, l’UE, organismi governativi e organizzazioni non governative istituita per affrontare congiuntamente il problema delle crisi alimentari.
Il rapporto rivela che di queste persone circa 133 000 hanno sperimentato il più grave livello di insicurezza alimentare acuta, classificato come Catastrofe (fase 5 dell’IPC/CH), nel Burkina Faso, nel Sud Sudan e nello Yemen, dove è stato necessario intervenire con aiuti d’emergenza per evitare morte diffusa e il tracollo dei mezzi di sussistenza.  Sempre nel 2020 almeno altri 28 milioni di persone hanno affrontato un livello di insicurezza alimentare acuta classificato come Emergenza (fase 4 dell’IPC/CH), molto prossimo alla morte per fame, in 38 paesi/territori, nei quali azioni tempestive hanno permesso di salvare vite e mezzi di sussistenza, impedendo la diffusione di carestie.

In un lasso di tempo di cinque anni in cui la rete GNAFC ha pubblicato i suoi rapporti annuali sono stati 39 i paesi/territori a essere colpiti da crisi alimentari; in questi paesi, la popolazione che ha sofferto livelli elevati di insicurezza alimentare acuta (fasi 3-5 dell’IPC/CH) è cresciuta da 94 a 147 milioni di individui tra il 2016 e il 2020.

Come se non bastasse, nei 55 paesi/territori colpiti dalla crisi alimentare esaminati nel rapporto, oltre 75 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni presentavano nel 2020 ritardi nella crescita (sottosviluppo), mentre più di 15 milioni mostravano segni di eccessiva magrezza (denutrizione).

In Africa l’insicurezza alimentare acuta ha colpito i vari paesi in maniera sproporzionata. Tra le vittime di questo fenomeno nel 2020, si contavano nel continente africano quasi 98 milioni di persone. Altri angoli del pianeta, tuttavia, non sono stati risparmiati: tra i dieci paesi in cui si sono registrate le peggiori crisi alimentari lo scorso anno si annoverano infatti lo Yemen, l’Afghanistan, la Siria e Haiti.   

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