Coldiretti, sulla base delle rilevazioni Istat, ha esaminato la situazione dei beni alimentari che stabiliscono il record di aumenti: per la prima volta dal 1986, il prezzo dei prodotti agroalimentari cresce dell’8,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I fattori scatenanti sono diversi: dalla guerra in Ucraina ai rincari dei costi energetici e di produzione alla crisi climatica. Tutto ciò influirà senz’altro sul carrello degli acquisti delle famiglie italiane per un totale di oltre 8,1 miliardi di euro di spesa solo per i prodotti alimentari.
In cima alla classifica dei rincari ci sono gli oli di semi (+68,6%), soprattutto quello di girasole che risente del conflitto in Ucraina che è uno dei principali produttori e ha dovuto interrompere le spedizioni causa della guerra, mentre al secondo posto c’è il burro con un +27,7% e al terzo la farina, con i prezzi in salita del 20,5% trainati dagli aumenti del grano che interessano anche la pasta, in salita del 18,3%. Quinta piazza per la margarina (+16,8%) e sesta per la carne di pollo (+15,1%), mentre alla settima c’è il riso, con diecimila ettari seminati in meno quest’anno per la siccità che sta tagliando anche i raccolti. Rincari a doppia cifra pure per le uova (+13,6%), seguite da patatine fritte (+13,5%) e gelati che costano il 13,4% in più rispetto allo scorso anno.
Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.
“Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro”
LA TOP TEN DEGLI AUMENTI DEI PREZZI NEL CARRELLO
Olio di semi (girasole, mais, ecc.) +68,6%
Burro +27,7%
Farina +20,5%
Pasta +18,3%
Margarina +16,8%
Carne di pollo +15,1%
Riso +13,7%
Uova +13,6%
Patatine fritte +13,5%
Gelati +13,4%
PREZZI ALIMENTARI +8,8%
a cura della redazione © Riproduzione riservata