Pensavate che la Dieta Mediterranea fosse sinonimo di salute e garanzia di benessere? Ebbene, potreste dovervi ricredere. Tra i cibi nutrienti e salutari che l’Unione europea vorrebbe portare sulle tavole degli italiani, infatti, ci sono anche degli alimenti che esulano dalla nostra tradizione: i vermi gialli della farina, i grilli domestici e le locuste migratorie.
Ma non preoccupatevi, scrive IlGiornale.it. Se ancora non foste pronti per sgranocchiare un bel grillo fritto in padella con olio Evo, potrete provarlo in polvere, essiccato, o come ingrediente all’interno di cibi confezionati.
L’importante, spiegano da Palazzo Berlaymont, è che sappiate che il commercio di tutte queste specie è stato finalmente autorizzato nel mercato europeo e che tarme, cavallette e grilli sono entrati nella lista dei “novel food”, e cioè i nuovi alimenti o ingredienti disciplinati dalla legislazione comunitaria.
“La Fao indica che gli insetti sono una fonte di cibo molto nutriente e salutare”, riporta la Commissione. “Contengono grassi buoni, proteine, vitamine, fibre, minerali e possono facilitare il passaggio ad una dieta sana e sostenibile”.
Insomma, fidatevi: “Mangiare insetti è sicuro”. Del resto, insiste l’esecutivo comunitario su Twitter, “l’uso come fonte alternativa di proteine non è nuovo e vengono mangiati regolarmente in molte parti del mondo”.
La Commissione Ue precisa poi che non ci sono rischi sul piano sanitario: “I nuovi alimenti possono essere autorizzati soltanto se non nuocciono in alcun modo alla salute umana e vengono sottoposti ad una valutazione scientifica prima di ottenere le certificazioni per garantire la sicurezza”. Certo, chiariscono da Bruxelles, “sta a voi decidere se mangiarli o meno”.
Sappiate, però, che cibandovi di larve e locuste darete una mano anche all’ambiente: si emettono meno gas serra, c’è un minore spreco di acqua e campi coltivati, si riducono gli sprechi alimentari. “Siete pronti a provarli?”, chiedono dalla Commissione.
Le risposte però sono tutt’altro che entusiaste. Ma c’è anche chi mette in guardia sulle possibili patologie che potrebbero svilupparsi con il consumo di insetti: dal cancro alle malattie respiratorie. La maggior parte, insomma, rifiuta l’invito e si dice convinta di voler conservare le proprie abitudini alimentari.