6 miliardi di danni in agricoltura causa maltempo

Il maltempo sta causando una serie di danni significativi all’agricoltura, influenzando la produzione di colture e il benessere del bestiame. Alcuni dei danni più comuni causati dal maltempo includono:

Allagamenti: Piogge intense o piene fluviali possono portare a inondazioni nelle aree agricole, danneggiando le colture, il suolo e le strutture agricole.

Siccità: La mancanza prolungata di precipitazioni può portare a condizioni di siccità, che possono danneggiare gravemente le colture e causare carenza d’acqua per il bestiame.

Grandine: Le grandinate possono danneggiare gravemente le colture, rompendo i fusti delle piante e danneggiando i frutti. Questo può ridurre la resa e la qualità dei raccolti.

Tempeste di vento: I venti forti possono rovesciare o danneggiare le piante, causando la perdita di colture. Anche le strutture agricole, come i capannoni e le serre, possono essere danneggiate.

Gelate: Le temperature estremamente basse possono danneggiare le colture sensibili al freddo, come le piante da frutto e le viti. Il gelo può uccidere i germogli e danneggiare i frutti in crescita.

Incendi forestali: In alcune regioni, gli incendi boschivi causati da condizioni meteorologiche avverse possono distruggere terre agricole, pascoli e foreste, influenzando negativamente l’agricoltura.

Temperature estreme: Onde di calore o freddo eccessivo possono influire negativamente sulla crescita delle colture e sul bestiame, portando a perdite di produzione.

Erosione del suolo: Le piogge intense possono causare erosione del suolo, lavando via i nutrienti e danneggiando la struttura del terreno.

Mancanza di acqua: La mancanza di acqua dovuta a siccità o a inadeguate risorse idriche può influire negativamente sulla capacità di irrigare le colture e di fornire acqua al bestiame.

Malattie delle piante e del bestiame: Condizioni meteorologiche umide e umide possono favorire lo sviluppo di malattie delle piante e del bestiame, causando perdite nella produzione.

Perdita di biodiversità: Eventi meteorologici estremi possono danneggiare gli ecosistemi agricoli, riducendo la diversità biologica e compromettendo la resilienza dell’agricoltura.

I danni causati dal maltempo in agricoltura possono variare notevolmente a seconda della regione geografica, del tipo di colture coltivate e delle pratiche agricole adottate. Gli agricoltori spesso cercano di mitigare questi rischi attraverso l’uso di pratiche agricole resilienti, assicurazioni agricole e monitoraggio delle condizioni meteorologiche per prendere misure preventive quando possibile.

Con l’ultima ondata di maltempo salgono ad oltre 6 miliardi i danni nei campi, tra coltivazioni e infrastrutture, con il 2023 che diventa l’anno nero dell’agricoltura italiana. E’ quanto emerge dal bilancio Coldiretti sul primo ciclone di autunno tra nubifragi, grandinate e trombe d’aria che hanno colpito a macchia di leopardo nelle città e nelle campagne con tetti scoperchiati, alberi abbattuti, coltivazioni distrutte, serre divelte, allagamenti, frane e smottamenti.

Gravi gli ultimi i danni nelle campagne dove – sottolinea la Coldiretti – sono in pieno svolgimento le attività stagionali dalla vendemmia alla raccolta di frutta e ortaggi mentre sta per iniziare quella delle olive con le colture particolarmente sensibili alle manifestazioni violente che provocano danni irreversibili mandando in fumo un intero anno di lavoro. Colpite – precisa la Coldiretti – anche realtà di pregio come i vigneti di Falanghina, Fiano e Aglianico in Campania ma anche gli uliveti in Puglia e le produzioni di pistacchio in Sicilia.

Dall’inizio dell’anno la Penisola è stata investita in media da oltre 10 eventi estremi al giorno sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati Eswd (European sever weather database) che hanno causato il crollo del 10% della produzione di grano, del 60% per le ciliegie e del 63% delle pere mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno, secondo l’analisi Coldiretti e si registrano un calo anche per il pomodoro e per la vendemmia (-12%).

Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, maltempo, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo con effetti devastanti.

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