La borsa della spesa: i primi funghi spontanei dai 16,00 ai 18,00 euro/kg

Nei mercati all’ingrosso, e non solo, è evidente un definito cambio di stagione che apre le porte a tutti i prodotti autunnali. Ad indicare quali sono i migliori da acquistare ci pensa La Borsa della Spesa, il servizio di BMTI e Italmercati Rete d’Imprese, in collaborazione con Consumerismo No Profit.

Partendo dalla frutta, questa settimana, si registrano prezzi in calo intorno a 1,50 euro/Kg, per i cachi vaniglia provenienti dalla Campania grazie ad un aumento della produzione. Inoltre, questo è ancora il momento in cui si può consumare l’uva da tavola, anche se alle ultime battute. In particolare, all’ingrosso, si registrano prezzi intorno a 2,20 euro/Kg per l’uva bianca Vittoria. Autunno è anche sinonimo di melograni che stanno presentando una buona qualità. Le temperature ancora alte, però, non stanno invogliando al consumo di questo prodotto e, per questo, i prezzi all’ingrosso si mantengono bassi intorno ai 2,00 euro/Kg. Procede regolarmente la produzione di mele. In particolare, sta entrando nel vivo la produzione della varietà Fuji, con prezzi stabili intono a 1,30 euro/Kg, delle Golden Delicious, che vanno da 1,40 a 1,60 euro/Kg, delle Starck delicious intorno a 1,60 euro/Kg e prosegue quella delle Royal Gala di pianura, disponibile all’ingrosso intorno a 1,00 euro/Kg.

Ottobre è sicuramente il mese della zucca che, ancora poco acquistata, mantiene prezzi molto convenienti. Nello specifico, per la varietà lunga Violina si registrano prezzi che vanno da 0,80 a 0,90 euro/Kg, per la Moscata di Provenza da 0,50 a 0,60 euro/Kg e per la tonda Delica sono intorno a 1,40 euro/Kg. Nelle prossime settimane, l’avvicinarsi di Halloween, determinerà la presenza nei mercati anche delle varietà esclusivamente ornamentali. Tra gli ortaggi, arrivano i primi funghi spontanei favoriti dall’alternarsi di giornate piovose a giornate soleggiate. L’abbondanza di prodotto ha portato in calo, rispetto alle settimane precedenti,  il prezzo dei porcini che oscilla dai 16,00 ai 18,00 euro/Kg..

Per quanto riguarda l’ittico è terminato il fermo biologico sull’Adriatico ed è iniziato sul Tirreno dove, fino a fine ottobre, potranno condurre attività di pesca solo le imbarcazioni di piccola pesca artigianale. Sul versante adriatico, quindi, si riscontra un’abbondanza di triglie di fango che sta portando i prezzi in deciso calo che da 8,00/10,00 euro/kg sono passate a costare dai 3,00 ai 6,00 euro/Kg, a seconda della pezzatura. Ottobre è anche il mese delle lampughe, un pesce azzurro dalla carne magra e delicata che presenta prezzi all’ingrosso molto buoni, che vanno da 7,00 a 9,00 euro/Kg. Consigliati anche i calamari. La loro abbondanza nei mercati ha portato, anche in questo caso, i prezzi all’ingrosso in calo che, a seconda del mercato, variano dai 20,00 ai 25,00 euro/Kg. Inoltre, continuano ad essere molto pescate le pannocchie per le quali, infatti, si registrano prezzi convenienti intorno ai 5,00 euro/Kg. Infine, un altro pesce molto pescato nell’Adriatico, è l’alaccia disponibile all’ingrosso dai 2,30 ai 2,50 euro/Kg e, per questo motivo, definito ancora un pesce “povero” nonostante il suo sapore deciso. Infine, La Borsa della Spesa consiglia il consumo di orata allevata italiana, sicuramente sostenibile e fresca, acquistabile all’ingrosso intorno ai 13,00 euro/Kg.

Tra le carni, continua la stabilità di quelle bovine. In particolare, i prezzi dei quarti anteriori di vitellone, ovvero i tagli usati per le cotture lunghe come spezzatini, arrosti, bolliti, si confermano tra 5,35 e 5,45 euro/Kg.

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