La valorizzazione dell’ortofrutta Made in Italy al Fruit Logistica

di LOREDANA PARISI

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La crescita incessante delle fiere internazionali del food è il chiaro segnale che le relazioni commerciali online, ovviamente rinforzate durante la lunghissima fase pandemica, non bastano.

I costi sono lievitati ad ogni livello, la logistica è sempre più complessa, eppure i numeri parlano chiaro: le fiere internazionali prosperano, sia in termini di adesione da parte degli espositori, sia in riferimento alla partecipazione degli stakeholders, reattivi alle proposte fieristiche di ogni parte del mondo.

La Fiera è una storia antica di mercanti e incontri: etimologicamente proviene dal latino Feria (giorno di festa). Evidentemente la storia della parola richiama il concetto dell’incontro, organizzato non solo per concludere affari ma anche per staccarsi e alleggerirsi dal carico della vita quotidiana.

Il “mercante”, secondo lo studioso medievalista belga Henri Pirenne, fin dal Medioevo è identificabile in quella tipologia di persone intraprendenti, coraggiose e ricche di cultura, che si spostano per prosperare e che contribuiscono all’economia dei popoli di appartenenza.

La fiera, dal punto di vista antropologico, è dunque ancora lo strumento più̀ potente per attivare relazioni solide, fondate sull’antico concetto della fiducia. L’evento fieristico resta il modo migliore per raccontare e “vendere” i prodotti attraverso l’attivazione di ogni “senso” che rende l’esperienza dell’incontro e della conoscenza più memorabile.

Cultura, coraggio e innovazione. Queste le caratteristiche degli imprenditori di ogni parte del mondo e quindi degli italiani che si spostano di fiera in fiera per dare valore al Made in Italy e per promuoverle eccellenze nazionali nel mondo.

Con oltre 90 Paesi espositori, Fruit Logistica di Berlino è la più importante fiera mondiale per il settore dell’ortofrutta. Essa rappresenta l’intero spettro della catena del va- lore e dà voce all’intera filiera produttiva, fino al consumatore. I segmenti principali della fiera dedicata all’ortofrutta sono i prodotti freschi ma anche la tecnologia e la logistica, in costante crescita troviamo anche gli ambiti del biologico, del green house e dello Smart Agri.

La fiera, per i motivi descritti in premessa, non può essere quindi intesa come una esposizione secca, scevra di narrazione coinvolgente. Il format delI’ Italian Fruit Village, lanciato proprio a Berlino nel 2019, nasce proprio per diventare un luogo dove il Made in Italy è valorizzato in ogni aspetto essenziale: gastronomico, istituzionale e scientifico. Posizionato al centro della fiera, nel cuore del padiglione 4.2, il Village coinvolge i principali player istituzionali della filiera agroalimentare, e valorizza in modo verticale i prodotti e i progetti delle aziende partecipanti. Pertanto, attraverso la sua area eventi efficacemente attrezzata con un’agorà per gli incontri e uno spazio per i cooking show, rappresenta il luogo più riconoscibile per creare opportunità̀ di contatto tra i key decision makers ad ogni livello della filiera ortofrutticola. Il Village è, dunque, il luogo giusto per dare valore al Made in Italy, per raccontarne i progetti futuri e per attivare nuove idee, stimoli e riflessioni.

Il contributo di Italian Food News quale media partner dell’Italian Fruit Village nasce proprio nell’ottica di amplificare le voci strategiche e le dinamiche promozionali del settore.

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