- Quali sono, secondo lei, i punti di forza e le sfide del nostro settore ortofrutticolo rispetto alla concorrenza internazionale, soprattutto in termini di innovazione, sostenibilità e accesso ai mercati?
Il settore ortofrutticolo italiano è un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, simbolo di qualità, tradizione e innovazione. Per valorizzarlo ulteriormente, è necessario adottare strategie mirate che promuovano la crescita sia sul mercato interno sia a livello internazionale.
Le fiere internazionali rappresentano un’occasione fondamentale per mostrare al mondo la sicurezza, la tracciabilità e la qualità che contraddistinguono il Made in Italy, rafforzando la reputazione delle nostre produzioni.
Allo stesso tempo, il settore deve affrontare sfide importanti come il cambiamento climatico e la crescente competitività globale. Per rispondere a queste esigenze, sono indispensabili investimenti in sostenibilità e innovazione tecnologica, come dimostra il sostegno alle Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA) previsto dalla recente Legge di Bilancio.
Parallelamente, la modernizzazione delle infrastrutture logistiche, resa possibile anche dalle risorse del PNRR, consentirà di ridurre i costi di trasporto e migliorare la competitività dell’intera filiera.
Un altro obiettivo prioritario è facilitare l’accesso ai mercati internazionali attraverso regole chiare e accordi che tutelino i nostri produttori, garantendo loro opportunità concrete di crescita.
Con una visione strategica basata su innovazione, sostenibilità e promozione, il settore ortofrutticolo italiano è pronto a rafforzare la sua leadership e a portare le sue eccellenze sulle tavole di tutto il mondo.
Il tema del ricambio generazionale è cruciale per il futuro dell’agricoltura italiana. Come incentivare i giovani a investire nel settore ortofrutticolo, rendendolo più attraente e competitivo?
Sin dal suo insediamento, il Governo Meloni ha riconosciuto l’importanza di favorire l’ingresso dei giovani nel settore agricolo e di supportare le loro aziende nelle diverse fasi di sviluppo e investimento. Per questo motivo, sono stati introdotti e potenziati numerosi strumenti destinati alle nuove generazioni.
Grazie a interventi come “Più Impresa”, “Generazione Terra” e gli strumenti per l’accesso al credito, aiutiamo i giovani che vogliono lavorare nel settore dell’agricoltura, un patrimonio fondamentale su cui lo Stato deve intervenire con adeguate risorse e formazione.
In ambito scolastico, è fondamentale valorizzare maggiormente le scuole agrarie e alberghiere, spesso penalizzate da pregiudizi culturali che le considerano marginali. Al contrario, questi percorsi formativi garantiscono opportunità concrete di occupazione e reddito, superiori alla media nazionale, e sono strategici per il futuro della Nazione.
- Ministro, quale messaggio vuole lanciare agli operatori presenti qui a Fruit Logistica, che rappresentano l’eccellenza dell’ortofrutta italiana?
Desidero innanzitutto ringraziare tutti gli operatori presenti per il loro impegno quotidiano nel rafforzare il nostro sistema agroalimentare. In un contesto geopolitico difficile come quello che stiamo affrontando, è fondamentale continuare a portare avanti il concetto di dialogo e sistema che è stato al centro del nostro lavoro sin dal primo giorno alla guida della Nazione.
L’impegno del Governo Meloni è proprio questo: creare spazi di confronto tra realtà diverse, valorizzare le peculiarità di ciascun settore e costruire una visione comune.
È da questa capacità di fare squadra che derivano le migliori risposte alle sfide globali, perché solo lavorando insieme possiamo trovare soluzioni innovative, durature e condivise.
Fare squadra, fare sistema, non è uno slogan, ma una necessità concreta. Questo principio non si applica solo alla nostra Nazione, ma anche al contesto europeo, dove l’Italia è chiamata a parlare con una voce forte e unita.
- La Dieta Mediterranea, riconosciuta patrimonio immateriale dell’UNESCO, è indissolubilmente legata alla qualità dei prodotti ortofrutticoli italiani. In che modo, secondo lei, la promozione dell’ortofrutta può diventare uno strumento efficace per difendere e rilanciare questo salutare stile di vita?
Incoraggiare il consumo di ortofrutta significa puntare sul benessere delle nuove generazioni.
La Dieta Mediterranea non deve essere solo un patrimonio del passato, ma una ricchezza per il futuro. Lavoriamo con determinazione per garantire che la nostra Nazione rimanga un punto di riferimento globale per salute, gusto e tradizione.
Abbiamo, insieme al Ministro della Salute Orazio Schillaci, promosso l’importanza della corretta alimentazione, che nulla ha a che vedere con i prodotti creati in laboratorio.
Ricordo che la frutta in guscio è stata protagonista della campagna di promozione, promossa durante il 6 Nazioni da Masaf e Ismea, in collaborazione con la Federazione italiana Rugby (Fir) e il ministero per lo Sport, dove abbiamo associato lo sport alla salute e all’alimentazione, con l’obiettivo di valorizzare le produzioni italiane e contrastare la concorrenza estera.
- Quanto è importante sensibilizzare i consumatori sul valore nutrizionale dei prodotti ortofrutticoli italiani?
È importante informare le persone su quali alimenti favoriscono la salute e chiarire la distinzione tra prodotti naturali e quelli ipertrasformati che possono danneggiarla.
Per questo da anni il Ministero investe nel programma ‘Frutta e Verdura nelle scuole’, un’iniziativa pensata per promuovere la salute e la qualità fin dalle nuove generazioni.
Con questa iniziativa, vogliamo rafforzare l’identità agroalimentare italiana, offrendo ai più piccoli non solo eccellenze del nostro territorio, ma anche un’educazione alimentare che li aiuti a sviluppare una maggiore consapevolezza sul cibo e l’importanza di un corretto stile alimentare.
Impegno che guarda al futuro, e che si riflette nelle scelte quotidiane dei giovani e nel rafforzamento del nostro sistema agroalimentare.
- L’ortofrutta alla base della Dieta Mediterranea- già patrimonio Unesco- e della cucina italiana, oggi candidata allo stesso riconoscimento, rappresenta un simbolo di salute, tradizione e sostenibilità. Quali strategie il governo intende adottare per promuovere l’ortofrutta italiana come ambasciatrice del Made in Italy nel mondo?
L’ortofrutta italiana è un pilastro fondamentale nella candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Unesco. Non esiste ricetta italiana che non tragga valore dall’apporto di frutta o verdura.
La Cucina Italiana rappresenta storia, cultura, qualità e tradizione, ed è un volano straordinario per la crescita economica e sociale della nostra Nazione e dei suoi prodotti di eccellenza.
Per questo motivo, il Governo ha voluto coinvolgere tutte le filiere dell’agroalimentare italiano nel viaggio che celebra la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Unesco.
Tra i suoi ambasciatori più prestigiosi spicca la nave scuola Amerigo Vespucci, che, con il suo tour mondiale tuttora in corso, porta nei Villaggi Italia il messaggio della nostra cucina, della biodiversità, dei paesaggi e della cultura italiana.
Lo scorso dicembre ho avuto l’onore di inaugurare, nel Villaggio Italia di Doha, il primo orto di prodotti italiani, che accompagnerà il Tour del Vespucci anche nelle prossime tappe.
L’obiettivo è valorizzare le eccellenze ortofrutticole italiane e le filiere produttive delle nostre materie prime.
Questo progetto dimostra l’importanza dell’ortofrutta come ambasciatrice del nostro agroalimentare, un’opportunità concreta per rafforzare la domanda di prodotti italiani e promuovere la nostra cultura nel mondo.