Cia-Agricoltori Italiani, pionieri di sostenibilità e di futuro per l’agricoltura

Con quasi sette decenni di storia, Cia continua ad essere una guida per gli agricoltori italiani, promuovendo un modello di agricoltura che rispetta il territorio, valorizza le persone e costruisce un futuro più sostenibile per tutti

In foto Cristiano Fini, Presidente Cia agricoltori italiani

Con una storia ben radicata nel tempo, Cia-Agricoltori Italiani si conferma, oggi, una delle maggiori organizzazioni di categoria d’Italia e d’Europa. Nata ufficialmente nel 1977 come Cic-Confederazione Italiana Coltivatori, derivata dall’Alleanza Nazionale dei Contadini del 1955, nel 1992 è divenuta Cia-Confederazione Italiana Agricoltori. Salvaguardare e valorizzare il settore primario è, da sempre, la missione dell’organizzazione.

Per questo, considera prioritarie: la tutela del reddito degli agricoltori, l’affermazione del comparto nel sistema economico italiano e globale, la competitività delle imprese sui mercati, la rivitalizzazione delle aree rurali, i diritti del lavoro agricolo esercitato come impresa.

Cia lavora ogni giorno per un’agricoltura sempre più sostenibile, attenta a qualità, sicurezza, biodiversità, educazione alimentare, difesa dell’ambiente e del suolo. Cia vanta una presenza capillare sul territorio che la rende punto di riferimento in oltre cinquemila comuni italiani.

Voce autorevole sia nelle politiche agricole nazionali che europee, la confederazione ha una sede nazionale a Roma e un ufficio di rappresentanza a Bruxelles. Inoltre, la sua partecipazione a organismi come il COPA, il Comitato delle Organizzazioni Professionali Agricole dell’Unione Europea e l’OMA, l’Organizzazione Mondiale degli Agricoltori, testimonia il suo impegno a livello globale.

La Confederazione lavora per garantire i diritti e salvaguardare i 650mila iscritti e le 170mila imprese agricole associate sul territorio nazionale. Rappresenta circa 350mila pensionati (Anp), sostiene circa 37mila giovani (Agia) e supporta 10 mila imprenditrici (Donne in Campo). Tra i settori multifunzionali spiccano circa 4.500 agriturismi (Turismo Verde), 9.500 aziende biologiche (Anabio) e 5mila imprese a filiera corta (la Spesa in Campagna). Più recente, nata nel 2020, è PescAgri, l’Associazione per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione di pesca e acquacoltura in ogni sua accezione professionale e territoriale.

Al suo interno, Cia si avvale anche dell’Associazione Agricoltura è Vita che si occupa di formazione, ricerca e divulgazione, e può vantare un’organizzazione no profit di riferimento (ASeS – Agricoltori Solidarietà e Sviluppo). Sono promosse dalla Confederazione anche Esco Agroenergetica e Aiel, Associazione italiana energie agroforestali.

Infine, Cia assiste, ogni anno, 1 milione di persone, agricoltori e cittadini, attraverso il patronato Inac e i centri di assistenza Caf e Caa, dimostrando la sua capacità di essere vicina agli agricoltori in tutte le fasi della loro attività.

Proiettata sempre in avanti, la Confederazione trasforma le sfide in opportunità, dimostrando che l’agricoltura può essere non solo un pilastro economico, ma anche una leva per lo sviluppo e l’inclusività, a cominciare dalle aree interne e rurali. Con quasi sette decenni di storia, Cia continua, dunque, a essere una guida per gli agricoltori italiani, promuovendo un modello di agricoltura che rispetta il territorio, valorizza le persone e costruisce un futuro più sostenibile per tutti.

www.cia.it | organizzazione@cia.it

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