Le pietanze delle festività più amate dagli italiani

Quali sono le pietanze predilette dagli italiani durante le feste? Secondo la tradizione, alla Vigilia va servita una cena a base di pesce, mentre in occasione del pranzo di Natale devono essere preparate prelibatezze di terra. Il marketplace della spesa online Everli, ha condotto un’indagine analizzando gli acquisti effettuati dai consumatori italiani sul sito e via app in modo tale da poter trovare una risposta al dilemma “carne o pesce?”.

I dati di Everli mostrano come al diffondersi di nuovi stili alimentari, affiorino anche menu delle festività “alternativi” e, tra una portata di carne e una di pesce, faranno capolino piatti veggy o vegan, scelti da 1 italiano su 10 (10%). Nonostante questo trend emergente, sarà la tradizione a dettare ancora una volta le regole: la maggior parte degli italiani si diletterà davanti ai fornelli preparando ricette tipiche (80%) e solo poco più di 1 su 10 (13%) proporrà ai suoi commensali cibi gourmet. Ad aprire le danze delle festività 2022 ci saranno infatti formaggi e crudité di pesce, prediletti in occasione della Vigilia dal 53% e dal 40% degli intervistati, mentre sulle tavole del 25 il crudo di mare lascerà spazio ad antipasti di carne, come tartine (73%) e salumi (53%). Irrinunciabile, poi, un primo di pasta fresca o ripiena, purché rigorosamente con sugo di carne – una portata tanto amata dagli italiani che per essa fanno uno strappo alla regola: è la preferita non solo in occasione del Natale (53%), ma anche durante il cenone del giorno prima (21%).

La spesa per le festività è spesso una corsa contro il tempo. Come mostrano i dati di vendita di Everli, è proprio dal 20 al 24 dicembre che si registra un’impennata d’acquisto di carne e di pesce.

I consumatori tricolore che prediligono un menu di terra portano in tavola ricette che vedono il bovino, nello specifico la prelibata scottona, e il pollo protagonisti, entrambi presenti ben 11 volte nella top 30 delle carni più acquistate. Durante le feste, infatti, c’è chi non rinuncia a un goloso hamburger di scottona (che occupa il 1° posto della classifica), chi prepara saporiti ragù con il macinato di questa carne pregiata () o chi opta per una tartare (16°) per un antipasto di gran classe. A contendersi lo scettro di “carne Regina del Natale” c’è anche il pollo: forse perché estremamente versatile o perché perfetto per un pasto “light” dopo le abbuffate delle festività, nel carrello prenatalizio finiscono anche fettine di petto di pollo (), fusi (), straccetti () e Cordon Bleu () per far felici i più piccoli.

Se tra bovino e pollo gli italiani non riescono a scegliere, sul pesce non ci sono dubbi: il “Re” delle feste è il salmone. Dalla sua versione affumicata, al 1° posto tra le varietà di pesce più acquistate, al filetto di salmone al naturale () fino a tagli dal sapore orientale come il sashimi (), questa specie del nord Atlantico occupa ben 15 posizioni su 30 del ranking dei prodotti di mare più venduti. Tra chi sceglie un menu “di magro”, particolarmente apprezzato è poi il pesce bianco, come merluzzo (), orata (10°), baccalà (14°), platessa (18°) e persico (20°).

Paese che vai, usanze che trovi: i dati di vendita di Everli mostrano un interessante spaccato delle preferenze regionali e, contrariamente alla tradizione, non è il sud a scegliere ricette di mare in occasione delle Feste, ma Trieste. Osservando la top 10 delle province che più spendono per carne e pesce, il capoluogo friulano è infatti l’unica provincia a comparire solo nella classifica degli amanti del menu “di magro” (al 7° posto). Le preferenze dei triestini? In primis il salmone, ma anche capesante e rombo. Inoltre, benché presenti in entrambi i ranking, anche a Roma e Genova si preferisce il pesce: in linea con il trend nazionale, il salmone è sempre presente, ma la Capitale segna nella lista della spesa anche le vongole, mentre in Liguria si aggiunge il polpo.

Piemontesi e lombardi optano invece per la carne. A Torino vince di poco un menu tradizionale a base di pollo, salsiccia e scottona; lo conferma il fatto che il capoluogo piemontese è al 2° posto della top 10 delle province italiane che più spendono per la carne, mentre scivola al quando si parla di pesce. Allo stesso modo anche i vicini lombardi scelgono un menu di terra, soprattutto a Varese e a Monza, dove il pescato non sembra apprezzato tanto quanto la carne. In particolare, i varesini celebrano il Natale esclusivamente con piatti a base di pollo, bovino e suino e si preparano anche per il Capodanno, facendo scorta di cotechino e zampone.

Infine, c’è chi preferisce non schierarsi nell’eterna lotta “carne contro pesce” e per Natale porta in tavola un menu “mari e monti”, come avviene a Milano. La città meneghina è infatti in 1° posizione in entrambe le classifiche: è qui che in occasione delle festività si spende di più sia per acquistare carne (pollo, scottona e salsiccia) sia per comparare pesce (salmone e spada, in primis). Anche in Emilia-Romagna non ci si risparmia quando si tratta di sapori e quantità e si imbandiscono le tavole con prelibatezze di ogni tipo. Nello specifico, a Bologna, Forlì-Cesena e Rimini in occasione delle Feste si servono sia piatti a base di pesce – dagli antipasti con salmone affumicato a secondi di pesce bianco, senza dimenticare gustosi primi alle vongole – sia portate in cui la carne la fa da padrone, con una predilezione particolare per il macinato: del resto, è questa la patria del ragù, delle lasagne e dei tortellini.

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